Più dell’80% degli italiani mangia almeno una volta alla settimana fuori casa: i giovani arrivano al 93% e i residenti del Nord-Est arrivano all 88,3%. Le motivazioni più riportate sono oltre le solite esigenze lavorative e ludiche di convivialità, legate all’occasione di esercitare l’evasione dai canoni salutistici che caratterizzano la maggior parte delle diete personali. Mangiare a pranzo o a cena al ristorante o in qualsiasi locale pubblico fa passare la regola dei valori nutrizionali in secondo piano. Quando si mangia a casa il 29,7% fa attenzione a ciò che mangia mentre solo il 14,9% fa attenzione al rapporto calorico del suo pasto fuori casa. Mangiare fuori casa diventa un’opportunità di trasgressione rispetto ai canoni salutistici casalinghi per cui i valori che determinano le ns abitudini sono in casa il sapore e il gusto per il 54,8% mentre fuori casa questo è dominante per il 69,6%. In casa il 12,9% è disposto di mangiare ciò che capita mentre al ristorante solo il 10,0% è disposto ad adeguarsi. Possiamo quindi sintetizzare dicendo che gli italiani vanno al ristorante per mangaire ciò che soddisfa il loro palato tralasciando il mangiar sano e facendo attenzione al gusto.