
Regole di galateo tratte dall’opera di galateo “Cinquanta cortesie da tavola” di Bovesin de la Riva. Per ogni regola si riporta dicitura estrapolata dall’opera.
- A un pranzo non ci si siede mai prima della padrona di casa o dell’ospite di riguardo
non affrettarti
a prendere posto a tavola senza averne il permesso;
se qualcuno t’invita a nozze, prima di sederti
non prenderti delle libertà per evitare di essere cacciato.
- A tavola, luogo di convivialità per eccellenza, è importante curare la conversazione, apparire sempre di buon umore e sedere composti
siedi a tavola come si conviene,
cortese, educato, allegro e di buon umore;
quindi non devi essere né astioso né corrucciato né scomposto
e neppure tenere le gambe incrociate.
- I gomiti non devono mai essere appoggiati sul tavolo
se possibile
non ci si deve appoggiare alla tavola imbandita.
Perchè non è educato appoggiare
i gomiti o stendere le braccia.
- Il cibo deve essere sempre consumato in piccole porzioni
non mangiare né troppo né poco, ma moderatamente.
Colui che mangia troppo o troppo poco,
non trae alcun vantaggio né per l’anima né per il corpo.
- Le grosse porzioni di cibo vanno sempre evitate, perché rendono difficoltosa la conversazione
non riempire troppo la bocca e non mangiare troppo in fretta;
L’ingordo che mangia in fretta, e si riempie la bocca,
se venisse interpellato, farebbe fatica a rispondere.
- Mai parlare con la bocca piena
parlare poco
e badare a ciò che si sta facendo:
perché se si parla troppo mangiando,
può accadere che escano briciole dalla bocca
- Le labbra vanno sempre pulite con il tovagliolo, prima di avvicinarle al bicchiere
quando hai sete,
prima inghiotti il cibo e pulisci la bocca e poi bevi.
L’ingordo che beve in fretta, prima di aver deglutito,
infastidisce l’altro che beve in compagnia.
- Non eccedere con il vino a tavola
quando sei invitato
anche se in tavola c’è del vino buono, cerca di non ubriacarti.
Chi si ubriaca scioccamente, nuoce tre volte:
al corpo, all’anima e spreca il vino.
- Al ristorante, non ci si alza mai da tavola per i saluti
anche se arriva qualcuno,
non alzarti da tavola, se non per un motivo importante.
Finché mangi non devi muoverti
neppure per salutare quelli che sopraggiungono.
- Mai produrre rumori, bevendo o sorseggiando le minestre con il cucchiaio
non sorbire rumorosamente quando mangi col cucchiaio.
Altrimenti l’uomo e la donna che lo fanno,
si comportano veramente come la bestia che mangia il pastone
- Prima di tossire o starnutire è sempre bene assumere ogni precauzione, voltandosi e tenendosi lontano dalla tavola
quando starnutisci
o quando ti coglie la tosse, attenzione a quello che fai.
Sii cortese, voltati dall’altra parte,
affinché la saliva non cada sulla tavola.
- Non essere ingordi
quando l’uomo si sente bene,
non faccia, chiunque sia, pane del companatico.
Colui che è ghiotto di carne, di uova o di formaggio,
anche se ne avesse in abbondanza, non deve esagerare.
- Non criticare il cibo, nel rispetto della padrona di casa
non criticare i cibi
quando sei ospite ai banchetti, ma dì che sono tutti buoni.
Ho già trovato molti uomini con la brutta abitudine,
di dire: “Questo è mal cotto” o “Questo è insipido”.
- Mai curiosare nel piatto altrui, se non per imparare
curati del tuo piatto;
non guardare nel piatto degli altri se non per imparare.
Chi serve deve controllare che non manchi nulla,
ma se non lo facesse non sarebbe corretto.
- Assumere sempre la porzione di cibo più vicina sul piatto di portata, evitando di spostare le pietanze alla ricerca del pezzo migliore
non mescolare tutto insieme
carne o uova o cibo simile.
Chi rimescola cercando il meglio sul tagliere,
è ineducato e disturba il vicino di tavola.
- Evitare di inzuppare biscotti o brioche troppo friabili nel cappuccino o altre bevande: le briciole e i residui a fondo tazza sono poco piacevoli alla vista degli altri
non mettere pane nel vino,
se nel tuo stesso bicchiere bevesse fra Bonvesino.
Se qualcuno volesse inzuppare nel vino bevendo con me
da un unico bicchiere, io, da parte mia, potendo non berrei con lui.
- L’uomo a tavola è sempre tenuto a servire le signore
chi stesse mangiando da un tagliere con donne,
deve tagliare la carne per sé e per loro.
L’uomo deve essere più premuroso, più sollecito e servizievole
della donna che per riservatezza non è in grado di esserlo.
- Concedere sempre le migliori porzioni agli ospiti
sii molto cortese
quando il tuo buon amico mangia alla tua tavola.
Tagliando carne pesce o altre buone pietanze,
scegli per lui la parte migliore.
- Non obbligare mai gli ospiti a mangiare, se non lo desiderano
non devi essere insistente
con l’amico a casa tua perché beva o mangi;
devi accoglierlo bene e fargli bella cera
e metterlo a suo agio in ogni senso.
- Non toccare, a tavola, parti intime, come naso, orecchie o capelli
le tue mani siano pulite,
non devi mettere né le dita nelle orecchie né le mani sulla testa.
L’uomo che mangia non deve
frugare con le dita in parti sporche.
- Tenere lontano dalla tavola gli animali domestici ed evitare di accarezzarli
non accarezzare con le mani
finché sei a tavola, né gatti né cani:
L’uomo educato non deve accarezzare gli animali
con le mani con le quali tocca i cibi.
- Non usare gli stuzzicadenti a tavola o, peggio ancora, le dita per pulirsi i denti
mentre mangi con persone estranee,
non mettere le dita in bocca per pulire i denti.
Chi si mette le dita in bocca prima di aver finito di mangiare,
per quanto mi riguarda non mangerà con me sul tagliere.
- Non leccarsi le dita
non devi leccarti le dita;
chi le mette in bocca le pulisce male.
L’uomo che si mette in bocca le dita impiastricciate
non le pulisce, anzi le sporca maggiormente.
- Evitare di parlare a bocca piena
se devi parlare, non parlare a bocca piena.
Chi parla e chi risponde prima d’aver vuotato la bocca,
difficilmente potrebbe articolare qualcosa.
- Non disturbare una persona ponendogli delle domande, mentre sta bevendo o mangiando
finché il vicino di tavola
avrà il bicchiere alla bocca, non fargli domande;
se proprio lo vuoi interpellare, ti chiedo di farlo
solo dopo che avrà finito di bere.
- Evitare di raccontare storie tristi o particolari disgustosi a tavola
non raccontare storie tristi
perché coloro che sono con te possano mangiare serenamente.
Fin che gli altri mangiano non dire cose angoscianti,
ma taci oppure di’ parole confortevoli.
- Non alzare la voce o litigare a tavola
se mangi con persone,
non fare né rumore né litigi, pur se hai ragione.
Se qualcuno dei tuoi eccedesse, lascia correre fino ad un momento opportuno, in modo che coloro che sono con te non siano turbati.
- Non sottolineare eventuali difetti presenti nel cibo
se vedessi nel cibo
qualcosa di sgradevole, non dirlo agli altri.
Vedendo nel cibo una mosca o altra porcheria,
taci, per non creare disgusto in coloro che stanno mangiando a tavola.
- Non toccare la sommità dei bicchieri e i loro bordi con le dita
se porgi la coppa,
non toccare mai la sommità del bicchiere con il pollice.
Reggi il bicchiere da sotto e porgilo con una mano:
chi lo tiene diversamente può essere considerato villano.
- Evitare di riempire tazze e bicchieri fino all’orlo
non devi riempire troppo piatti, scodelle e bicchieri.
In ogni cosa occorre misura e modo;
chi eccedesse non sarebbe cortese.