
Se siete stati in Turchia sicuramente l’avete provato: si tratta dell’Aşure, una sorta di budino che viene preparato soltanto in determinati giorni dell’anno, ovvero il decimo giorno del primo mese del calendario islamico. Aşure infatti è una parola che viene dall’arabo e significa decimo. La stessa tradizione e dolci simili vengono cucinati in altri paesi e per quanto possa sembrare lontano dalla nostra cultura, vi è in realtà molto vicino.
La leggenda dell’Aşure è la stessa leggenda dell’Arca di Noè (Nuh in turco). Infatti fu proprio a causa del diluvio e della scarsità di provvigioni sull’arca che Noè cucinò per la prima volta l’Aşure, con tutti gli ingredienti che aveva a disposizione.
Sarebbe per questo che l’Aşure conserva tutt’oggi una composizione molto originale: cereali, riso, zucchero, legumi, mandorle, melograno, uvetta, noci, pinoli e cannella. Questa non è altro che una delle versioni più diffuse. In realtà in ogni famiglia l’Aşure si prepara in modo diverso, normalmente in grandi quantità, e poi offerto a vicini di casa e a tutti coloro che passano da casa.
Una curiosità: secondo alcuni l’Aşure dovrebbe contenere 10 ingredienti, mentre per gli Aleviti di solito ne deve contenere 12.
Indichiamo qui di seguito una delle tante versioni:
Ingredienti
- 500 g di grano o orzo (da mettere in ammollo)
- 200 g di ceci in scatola scolati
- 200 g fagioli cannellini in scatola scolati
- 3 cucchiai di ribes essiccato
- 3 cucchiai di mandorle
- 3 cucchiai di noci
- 3 cucchiai di nocciole
- 3 cucchiai di uvetta sultanina
- 12 albicocche secche arancioni
- 12 albicocche secche scure
- 8 fichi secchi
- 450 g di zucchero (ma si può arrivare anche a 900 g)
- 3 cucchiai di miele (io millefiori- per una preparazione vegana aggiungete zucchero)
- 2 bastoncini di cannella (uno intero + uno a spezzettato)
- 10 chiodi di garofano
- 200 ml latte (circa 1 bicchiere- io vaccino, altrimenti vegetale)
- 1 arancia bio (zeste)
- 2 cucchiai di acqua di rose o di fiori di arancia
- 1 pizzico di sale
Per decorare:
- qb melograna
- qb pinoli (o pistacchi o altra frutta secca)
- qb zeste di arancia
Istruzioni
Preparazione grano (meglio sera prima):
- La sera prima mettete il grano (dopo averlo fatto ammollare in acqua) in una pentola capiente e copritelo con abbondante acqua.
- Portate a ebollizione, coprite e abbassate la fiamma. Lasciate bollire dolcemente fino a cottura.
- Spegnete il fuoco e lasciatelo raffreddare dentro la sua acqua per una notte.
- La mattina dopo, il grano avrà assorbito la maggior parte, se non tutto il liquido.
Preparazione Aşure:
- Mettete il grano nuovamente in una pentola molto capiente, sul fuoco.
- Aggiungete i ceci, i fagioli cannellini, la frutta secca tritata grossolanamente, la frutta disidratata tagliata a cubotti, la cannella, i chiodi di garofano (buttatelo tutto, ma triturate a mano la parte tonda), lo zucchero, alternando con dell’acqua calda e latte man mano che si assorbe. Portate a leggera ebollizione.
- Unite il miele, l’acqua di rose e la scorza di limone a zeste.
- Abbassate il fuoco e mescolate delicatamente il composto con un cucchiaio di legno finché non si addensa o raggiunga la consistenza che desiderate*.
- Toglietelo dal fuoco, eliminate le stecche di cannella e riempite delle ciotoline da dessert monoporizone o una grande ciotola da portata.
- Una volta che si è raffreddato e leggermente solidificato, copritelo e mettetelo in frigorifero per altre 3-4 ore minimo.
- Prima di servire guarnite il budino con semi di melograna freschi, pinoli, frutta secca tritata, zeste di arancia.
- Si conserva in un contenitore chiuso ermetico per 4/5 giorni senza problemi.
Note
*La preferenza della consistenza del budino di Noè è molto soggettiva. C’è chi lo preferisce più liquido e chi più solido. Alcuni aggiungono uno o due cucchiaini di gelatina in polvere mentre il composto cuoce, per renderlo proprio un budino.